LENTO COME LE ALGHE
Questi sono i testi di quattro canzoni, scritti da Aldo nel 1952. Il compositore argentino-ungherese Francisco Kröpfl propose ad Aldo di portare avanti insieme un'esperienza "interattiva", lui scriverebbe una breve poesia e Francisco farebbe la musica; una volta ascoltato il primo pezzo, Aldo scriverebbe una seconda poesia, e cosí via. Cosí furono composte queste quattro canzoni, per soprano, flauto e clarinetto. Sono dodecafoniche, la prima e terza canzone strettamente canoniche per movimento contrario, la seconda e quarta di struttura libera. Francisco dice che la terza canzone é specialmente importante da un punto di vista tecnico, dato che la relazione tra i due strumenti é ritmicamente irregolare e si basa in una tecnica che utilizzava Pierre Boulez a quell'epoca.
I.
Profumato di mare giovanetto
piena di luce la bisaccia
dall'erba fredda
coglieva le corolle.
Sollevavano nembi di campane
intorno ad un verde cuore di lucertola.
Pioggia sparsa nel vento
esili labbra
odore d'aratura sospirando
sotto l'accavallato cielo nero.
Fini cespugli
piegati sullo stagno
mischieranno vuoti riflessi
al fiore biondo
lento come le alghe.
Lenti echi
la nebbia pungono, cercando
come fili di pioggia.
Sulla scogliera
un cesellato volo di gabbiani
inebria
la canzone:
acqua lucida e fredda
della scia.
Buenos Aires, 1952