Io non fui mai queste quattr'ossa
(come chiamò le sue Ungaretti)
semmai per un istante
sono il profumo dei gelsumini
del suo paese d'Affrica
nè in questo calice racchiudo un'ostia
(il gaucho, come scrisse Güiraldes)
ma teca e quore
siamo uno solo,
eterno
* FAREWELL: addio, partenza; All farewells should be sudden (Byron). Dedicata a Giuseppina Maranca Osorio, sorella di mio padre, che fu la prima della nostra famiglia a lasciare l'Italia (per Setúbal, Portogallo) e la prima a morire (1975?), dei Maranca che erano in vita quando io nacqui.
* Ungaretti, Giuseppe: sommo poeta italiano del secolo XX, nato in Egitto; quattr'ossa (I fiumi, 1916); gelsumini (Giugno, 1917).
* Affrica: altri (non Ungaretti) scrivono Africa.
* gaucho: guardiano di armenti; simbolo della regione in cui abita (pianure del Rio Grande do Sul, dell'Uruguay, dell'Argentina).
* Güiraldes, Ricardo: autore del romanzo Don Segundo Sombra (1926), dalla cui dedica é ripresa l'immagine del calice e dell'ostia; forse lo scrittore argentino di maggior merito, fino all'avvento della generazione di Borges.
* Quore: vedi QUORE.