Nel novanta
dagli spalti del Berta
ribattezzato Artemio
dopo la Guerra
soffrii
l'onda slava
lungo maroso coronato di spuma
per due ore
Maradó coi compagni
lo contenne
quindi i rigori
la gloria effimera di Goyco
Nella corsìa
l'ultima degli avi
della generazione
che conobbe due Guerre
quella vera del quattordici
e quella vinta dagli americani
stava morendo d'ora in ora
in un dolore
che non lenivano i ricordi
nè la nostra presenza
ormai ignorata
solo restava
a tu per tu coll'Eterno
l'estremo dialogo
d'urla tacite
di rancori
anche per Firenze sventrata
anche per noi cinquemila
rifugiati
nel palazzo dei Pitti
che una sola cannella
dissetava
Un remoto meriggio di gennaio
aveva finto d'essere
la Befana
sparsi nella cucina
i balocchi
i bimbi
attoniti
non osammo baciarla
sacro il nostro stupore
anche allora
dinanzi all'irrompente
Aldilà.
* LA GUERRA: la II Guerra mondiale (1939/1945); qui stesso più avanti si ricorda anche la I Guerra (1914/1918). Dedicata a Fausta Pucci Lenchantin (Fafi), piemontese, esperta d'arte, mia zia materna; nel 1944 fu in contatto col Comitato di Liberazione e fu infermiera a Palazzo Pitti.
* Berta: lo Stadio Municipale di Firenze; inizialmente prese nome da Giovanni Berta, caduto fascista; dopo la guerra ne fu cambiato il nome (Artemio Franchi).
* Maradó: Diego Maradona, argentino, forse il massimo giocatore di calcio; riferimento alla partita Argentina-Iugoslavia, giocata a Firenze nel 1990 per i Campionati del Mondo e finita con la vittoria argentina grazie agli spettacolari interventi del portiere Goycochea.
* Pitti: Palazzo Pitti, immensa costruzione iniziata nel XV secolo (Brunelleschi?, poi Ammannati ed altri), fu residenza dei Savoia agli albori del Regno d'Italia; alloggiò cinquemila sfollati dagli immediati dintorni minati e distrutti dalle forze tedesche durante la ritirata (agosto 1944).
* Befana: personaggio del folklore italiano, per l'Epifania porta ai bimbi regali o carbone, a seconda dei meriti; entra nelle case calandosi dalla cappa del camino.